La terza scuola delle nuvole è stata realizzata in inverno, nel gennaio del 2023. Hanno partecipato una ventina di insegnanti e operatori (nella formazione per adulti).


Un gigante è passato di qui

Il primo intervento che è stato affrontato nell’atelier collettivo è stato un omaggio a Franco Summa, artista abruzzese, che realizzò l’opera per stupire la popolazione locale sul tema dello scempio del territorio. Nel caso di Lauco, la citazione poetica prosegue idealmente la Zooparata realizzata prima di Natale. Bambini e bambine delle montagne friulane avevano allora realizzato animali fantastici volanti che d’improvviso sembrano atterrati a Lauco, nella frazione di Vinaio.

Il signor Adriano, probabilmente l’abitante più anziano, ha raccontato la leggenda di un orco che di notte si spostava sui tetti per arrivare a bere alla fontana del paese. Sembra che fossero proprio i suoi passi e i suoi rumori a tenere dentro casa i bambini ancora desiderosi di giocare dopo cena.

Abbiamo quindi creato un percorso esterno, per le vie del paese, collegato allo spazio interno della ex Latteria (con al momento in mostra i lavori realizzati dalle scuole dell’infanzia di Paularo, Treppo Carnico Ligosullo, Timau, Avasinis, Villa Santina e Lauco).

Come restare quindi nell’incanto proposto dai più piccoli?
L’idea è stata di realizzare delle orme giganti, simulare camminate mai viste… per dare un momento di fantasia e immaginazione a un borgo quasi abbandonato.


Paesaggi di neve

Nel secondo giorno abbiamo lavorato sul tema del paesaggio creando un’installazione per gli spazi interni della Latteria: montagne invernali, linee degli alberi, macchie di luce sulle superfici di cielo e prato hanno ispirato il lavoro collettivo. Partendo dalle sfumature del bianco e dalle trasparenze, lavorando su macro dimensioni, sono state ricreate le atmosfere invernali per poi passare al colore, in attesa della primavera.

L’installazione la lavorato su tutte le superfici interne, sulla dimensione orizzontale e verticale, stimolando un lavoro di gruppo che si è definito a mano a mano, partendo dalle suggestioni del materiale e dalla sua manipolazione di base: stropicciare, strappare, piegare, bucare…

Lo spazio creato sarà ora nuovo punto di partenza per i bambini e le bambine che verranno a Vinaio con l’autobus della scuola. A loro volta, continueranno a lavorare nell’installazione accumulando strati di fantasia e immaginazione.