Schermi gentili
Indice con la sintesi delle azioni:
- Laboratori scuola secondaria di primo grado
- Incontro pubblico a Palazzo Te
- Laboratori con la scuola primaria
- Produzione di un quaderno/album specifico per il progetto
- Formazione insegnanti
Laboratori scuola secondaria di primo grado
Per il progetto Schermi Gentili Alessandra Falconi e Adriano Siesser, rispettivamente responsabile e operatore del Centro Zaffiria, hanno incontrato le classi della scuola secondaria di primo grado “L. B. Alberti” di Mantova. Gli incontri si sono svolti presso la scuola, sia all’interno delle classi, sia all’interno dell’aula di musica, organizzando le classi in gruppi separati per favorire il lavoro nel modo più costruttivo possibile. I gruppi erano composti da ragazzi e ragazze delle classi, mescolati per stimolare l’incontro e il confronto anche con compagni di scuola che solitamente si frequentano poco, rispetto ai compagni di classe. Gli incontri sono stati supervisionati dal professore Marco Mancani. Fin dal primo incontro agli studenti è stata illustrata la struttura del percorso e gli obbiettivi dello stesso.
Si è lavorato sulla violenza verbale negli scambi tra adolescenti riflettendo sia sui social network sia sulle autonarrazioni individuali. Sono state proposte diverse attività che avevano lo scopo di rinforzare l’empatia e aumentare la consapevolezza di quanto le parole possano fare male se usate per offendere, umiliare e disprezzare. Oltre ad un lavoro su base individuale, si è cercato di promuovere la dimensione collettiva, favorendo sempre la necessità del gruppo e del “noi”.
Si è puntato sull’idea di una narrazione multimediale collettiva in cui potessero usare i cellulari in modo costruttivo, per realizzare un prodotto originale e innovativo, facendo esperienza di modi diversi di interazione tra analogico e digitale. Il racconto della loro città, e non solo del quartiere; un nuovo compagno di classe da includere nel gruppo; il desiderio di raccontare se stessi attraverso la cartografia dei luoghi sono stati i 3 assi portanti del progetto.
Gli studenti sono stati chiamati a realizzare delle mappe della propria città, partendo da una descrizione verbale, funzionale a registrare audio, racconti, ricordi, aneddoti, episodi della loro quotidianità. Successivamente è stato detto loro di immaginarsi questa situazione: un nuovo compagno di classe è da poco arrivato in città. Questa persona va sicuramente accolta, e ha bisogno anche di alcuni consigli: cosa vedere in città, dove ci si diverte, i posti più belli dove stare e incontrarsi.
La richiesta fin da subito li ha incuriositi e si sono attivati nella descrizione, a volte minuziosa, della loro città. Dopo aver diviso gli studenti in gruppi, ad ogni gruppo è stato assegnato un cartellone, pennarelli e fogli. È stato chiesto loro di rappresentare la città attraverso dei punti di riferimento a loro cari, conosciuti, frequentati. I ragazzi e le ragazze si sono dedicati in particolar modo a due tipologie di riferimenti: luoghi molto iconici e riconoscibili della città (monumenti, palazzi, piazze); luoghi a loro cari, punti di ritrovo o di svago (parchi, locali, negozi). I gruppi hanno lavorato su dei fogli per disegnare i vari luoghi, che hanno poi applicato al cartellone. Hanno poi collegato i vari luoghi tramite strade e piazze, creando così una mappa che rappresentasse allo stesso tempo la città, ma anche i loro luoghi preferiti.
Durante l’ultimo incontro, il lavoro sulle mappe è stato ampliato. Utilizzando i propri smartphone, gli studenti hanno presentato i loro luoghi preferiti della città tramite dei video. Con un lavoro di gruppo, hanno scelto alcuni dei luoghi e li hanno descritti al nuovo compagno di classe: i ragazzi e le ragazze si sono occupati di tutto, dalla scrittura del testo alla recitazione, dalle riprese alla scelta dei luoghi. Gli studenti hanno ripreso i propri compagni – mentre raccontano i loro aspetti preferiti di Mantova – concentrandosi su alcuni dettagli: gli occhi, la bocca, le scarpe. Terminate le riprese, gli smartphone sono stati posizionati sulla mappa, a fianco dei luoghi prescelti, e sono stati fatti partire i video. In questo modo sono risultate delle “mappe parlanti”, che descrivono la città tramite gli occhi e le parole degli studenti, con disegni e video.
È stato anche prodotto un video:
Benvenuti a Mantova!
Il coinvolgimento degli studenti è stato generalmente positivo. L’attività pratica di disegno li ha impegnati quasi tutti, e la possibilità di raccontare la propria città – e soprattutto i loro luoghi preferiti – li ha stimolati. Alcuni, per realizzare il disegno nel modo più preciso possibile, si sono avvalsi dei propri smartphone per avere un riferimento visivo dal quale attingere. La possibilità di utilizzare lo smartphone in questo modo è naturalmente piaciuta agli studenti, soprattutto quando è stato il momento di registrare alcuni video. Poter parlare e dire la propria, e condividere questo pensiero, fa parte del linguaggio quotidiano al quale partecipano e che utilizzano. È emerso un gran desiderio di raccontare e di raccontarsi, ma allo stesso tempo una capacità di ascolto e attenzione verso i compagni ancora acerba e da sviluppare. In questo senso il lavoro di gruppo (e di gruppi misti tra le classi) sembra aver in qualche modo stimolato almeno in parte la loro capacità di ascolto del prossimo.
Incontro pubblico a Palazzo Te
Venerdì 20 dicembre 2019 è stata organizzata la proiezione pubblica. Tutti gli studenti coinvolti si sono ritrovati nel prestigioso Palazzo Te e hanno lavorato insieme agli adulti in continuità con quanto avvenuto in classe.
Nelle immagini, un assaggio della loro voglia di fare e stare insieme:
Laboratori con la scuola primaria
Un cartone animato per riflettere su cyberbullismo, empatia e discorsi tra amici e amiche è stato realizzato grazie al coordinamento della maestra Graziella Prisco, ha coinvolto circa 75 bambini tra i 9 e 10 anni.
Ogni classe ha affrontato – attraverso il dibattito e il disegno – situazioni in cui si originano i conflitti e come è possibile risolverli. Per ogni incontro è stato proposto un albo di qualità digitalizzato e animato per rendere la proposta di lettura e ascolto il più coinvolgente possibile.
Link al video:
I bambini e le bambine hanno condiviso quello che pensano e sanno su come:
- Escludersi e isolare qualcuno: situazioni in cui i bambini rischiano di venire isolati oppure sono isolati. I bambini e le bambine hanno elencato le possibili situazioni, le hanno discusse e riportate sui diari stampati per loro. Sul quaderno operativo che ha accompagnato la sperimentazione e permesso di sviluppare il progetto, i bambini hanno trovato la guida grafica per disegnare le situazioni. Ogni bambino ne ha sviluppata una: la metafora dell’essere esclusi è stata disegnata in tanti modi
- Litigare tra amici: sono state delineate le situazioni in cui si comincia a litigare piano e si finisce a litigare “forte”. Il quaderno operativo stampato per ogni bambino e inviato a Mantova conteneva pagine laboratoriali per realizzare la seconda fase dell’animazione: si trattava di pagine con gabbie grafiche e elementi già disegnati che hanno guidato i bambini e permesso un progetto visivo coordinato.
- Fare pace: in questo caso i bambini hanno suggerito tutte le idee che conoscono e immaginano per fare pace e ritrovare l’amicizia. I bambini e le bambine hanno elencato delle possibili situazioni lette a voce alta, e successivamente classificate per capire quanto diverse possano essere.
Il quaderno operativo conteneva anche una pagina per realizzare il loro autoritratto che servirà per i titoli di coda o per la “sigla iniziale” – “I bambini di Mantova presentano…”
Produzione di un quaderno/album specifico per il progetto
Alcune pagine del quaderno stampato:
Formazione insegnanti
Al corso di formazione ci sono stati 124 iscritti da tutti gli istituti Comprensivi di Mantova e sembra che la formazione abbia generato anche il desiderio di un progetto collettivo allargato dopo questa prima fase sperimentale.
Gli incontri sono stati molto partecipati e al Comune di Mantova sono state inviate le registrazioni tramite link:
Una carrellata delle idee operative presentate: