Formazione insegnanti e operatori culturali, bibliotecari, volontari, animatori… ha l’obiettivo di rinforzare la comunità educante perché realizza esperienze collettive capaci di nuovi stimoli, nuove relazioni, rinnovati entusiasmi.  La formazione collettiva crea un background comune che facilita la sostenibilità del progetto e una prosecuzione delle attività ordinarie con rinnovate competenze e sguardi. L’entusiasmo che genera il lavoro con i processi artistici è un valore aggiunto dopo le fatiche del periodo pandemico. La valenza europea del progetto valorizza la concreta percezione dell’importanza della cittadinanza europea. 


Formazione d’artista

Sono state realizzate due formazioni con l’artista Lionel Esteve e con il designer Luca Boscardin presso la biblioteca comunale di Tolmezzo. In questi incontri, l’esperienza fatta con bambini e bambine, ragazzi e ragazze, è stata poi condivisa con i docenti per diffondere l’esperienza, mostrare gli strumenti, riflettere sui percorsi creativi degli studenti.


Formazione sulla consapevolezza digitale

Sono stati proposti altri 3 incontri per insegnanti presso le scuole sul tema del digitale gestiti dalle formatrici di Zaffiria:

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Per le scuole secondarie di primo grado

Effetto farfalla: le parole per cambiare il mondo 

La formazione è servita per approfondire i temi legati al discorso d’odio e apprendere metodologie pratiche e laboratoriali per poter lavorare con le proprie classi.

Durante la formazione sono state sperimentate attività pratiche e laboratoriali per allenare i ragazzi e le ragazze a riconoscere e contrastare il discorso d’odio. Sono stati presentati percorsi di lavoro che uniscono la dimensione digitale con quella analogica, attraverso l’uso di app, un gioco di carte, attività di gioco e scambio legate al tema delle relazioni e del rispetto. Ogni insegnante o educatore/rice ha portato a casa una piccola cassetta degli attrezzi per riproporre le attività con il proprio gruppo classe.

Paularo, mercoledì 20 marzo, dalle 16.30 alle 19.00, presso la scuola di Paularo (provincia di Udine).


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Primo percorso di due incontri per le scuole dell’infanzia:
In un mondo di musica

Finalità

  • Proporre la musica come linguaggio possibile per creare e stare insieme
  • Sperimentare nuove attività d’atelier tra musica, segno grafico e movimento/corpo.
  • Promuovere un percorso virtuoso di utilizzo funzionale delle TIC, integrato a molteplici strumenti e materiali, nell’ambito di un ambiente digitale di apprendimento inclusivo. 
  • Acquisire una maggior familiarità con le tecnologie digitali che intervengono a supporto di tutte le competenze trasversali (cognitive, operative, relazionali e metacognitive) 
  • Incentivare la produzione collaborativa di materiali didattici (documentazione) per favorire le buone pratiche 

Obiettivi generali:

  • Migliorare le capacità di utilizzo nella didattica di nuove tecnologie acquistate per esprimersi con intenzionalità e consapevolezza
  • Partecipazione alla scoperta, all’esplorazione e alla sperimentazione del linguaggio musicale con diversi strumenti e materiali
  • Collaborazione e cooperazione tra pari nel gioco e nella costruzione di un progetto comune
  • Invenzione di nuovi giochi e rituali, con nuove possibilità motorie tra analogico e digitale

Domanda chiave:
Quali esperienze attraverso una nuova tecnologia (proiettore interattivo) possono diventare vettore di nuove modalità espressive, relazionali e gioco?

Ipotesi di sperimentazione:
Nel laboratorio viene allestita una stanza con il videoproiettore interattivo a pavimento in cui bambini e bambine interagiscono con la musica, con il corpo e con il segno grafico.

  • Nel primo atelier, ispirandoci al lavoro di Hervé Tullet, giocheremo con punti e pallini di carta e acetati che saranno poi l’oggetto di una prima installazione collettiva intorno cui disegneremo cerchi più grandi o collegamenti con le penne collegate al videoproiettore. Saremo invitati a interagire con il pallino di un compagno/compagna, accompagnati ritmicamente con Chrome music Lab che permette di far interagire musica e segno. Successivamente saranno forme disegnate intorno al corpo, lasciando la possibilità di prendere la propria forma musicale nello spazio.
  • Nel secondo atelier con Melody Maker creiamo percorsi lineari, anche con forme geometriche rettangolari analogiche, in cui giocare come in un percorso a ostacoli e a staffetta che simula i vecchi giochi nel cortile rivisitandoli con il digitale e con la musica.
  • Nel terzo atelier con Patatap (webapp) abbiamo creato un gioco ritmico collegando successivamente anche tablet e videoproiettore per creare un ambiente immersivo in cui giocare/nascondersi dall’occhio luminoso creando strati diversi con manipolazioni anche analogiche della carta in un playground finale che potrà rimanere allestito o riusato dai bambini e dalle bambine anche successivamente al laboratorio. 

Per le famiglie è stata proposta la lettura della favola Flip il cucciolo di Alberto Manzi, su app, scaricabile gratuitamente (durata 10 minuti).

L’app interagisce con la voce del papà/mamma/adulto e permette quindi anche a casa un lavoro in parallelo sul sonoro, introduce la dimensione del raccontare storie a voce alta anche in digitale.

Arta terme, 21 febbraio – 4 marzo