Il progetto intercetta la disponibilità di locali in disuso (presenti su tutto il territorio nazionale), e sperimenta una nuova pratica di partecipazione che valorizza le scuole come “battito della comunità” (e anche le scuole sono diffuse in modo capillare).

Zaffiria apporta un contributo che anche altrove il terzo settore potrà replicare e migliorare, una volta messa a punto una prototipazione di modello che punta sull’immaginazione, la co-creazione e co-produzione culturale anche con ricadute economiche sulla comunità (necessarie alla sostenibilità).

Il modello sperimentato (MOLINTRA) nutre l’alleanza di tutta la comunità educante (anche nei casi in cui sia piccola e composta da meno risorse e interlocutori, come accade in tante comunità montane, collinari e del sud) sperimenta un modello educativo e culturale che investe sulla capacità di futuro dei bambini e delle bambine. La bellezza del contesto naturale è un valore aggiunto che permette di fondare il modello su una nuova consapevolezza ambientale che la pandemia ha portato in primo piano.    


La valutazione dei ragazzi e delle ragazze partecipanti

Al termine del progetto, ragazzi e ragazze sono stati invitati ad esprimere le loro opinioni riguardo lo svolgimento del laboratorio, e in particolare ad esprimersi rispetto agli aspetti che li hanno colpiti di più e alle attività che sono parse loro più utili.

Due sono gli elementi principali emersi:

  • Il gruppo e le relazioni: molti ragazzi e ragazze hanno evidenziato come aspetto positivo il fatto di aver potuto discutere in gruppo, lavorare insieme, confrontarsi sulle diverse tematiche affrontate. Le risposte alle domande fanno emergere una importante attivazione del meccanismo di empatia. Alla domanda “Quali aspetti del laboratorio ti sono rimasti più impressi?” queste sono state alcune delle risposte: 

    Mi è piaciuto il laboratorio perché abbiamo lavorato in gruppo e abbiamo fatto diverse attività che ci hanno fatto riflettere

    “…abbiamo lavorato in gruppo parlando delle emozioni

    Mi è rimasto impresso il fatto di passare alcune ore insieme ai miei compagni, conoscere nuovi argomenti e sapere come comportarsi in futuro se capiterà a noi, ma non solo, sapere anche come aiutare altre persone

    Mi è sembrato utile comprendere le emozioni degli altri e capire che qualcuno trova qualcosa di interessante in me
  • La scoperta e il rispetto delle differenze: un altro importante aspetto emerso dai questionari è la riflessione sul tema delle differenze e del rispetto, anche in riferimento al linguaggio utilizzato e alle esperienze di bullismo e cyber-bullismo che alcuni ragazzi e ragazze hanno condiviso.

    Mi è rimasto impresso quando abbiamo parlato più profondamente delle discriminazioni e degli stereotipi

    “ …non vedere una persona a primo impatto e dire subito <Tu non puoi essere mio amico> solo per la sua provenienza o aspetto, ma bisogna conoscere prima di scegliere

    Mi è sembrato utile parlare di emozioni e sapere come gestire un evento di bullismo

    mi sono piaciuti i giochi su come proteggere le persone da una presa in giro

    Mi è piaciuto molto il gioco delle carte, e mi è sembrato utile perché si poteva imparare (con delle battute, riflessioni, etc…) a difendere la vittima senza continuare a dare corda al bullo