Gli studenti della terza media di Paularo hanno ben chiare le mappe del cielo e le costellazioni che vi si possono trovare, anche per orientarsi: Gabriele, un ragazzo di 13 anni, è solito fotografare i cieli notturni più belli per condividerli poi a scuola. Anna, una futura studiosa di astri, ha coordinato egregiamente tutta la sua classe. L’obiettivo di tutti: cominciare un’app sulle costellazioni. Perché a scuola, a volte, si fanno cose davvero incredibili, specie se la scuola è in un piccolo borgo di montagna.

Dal 17 al 22 febbraio 2020 il Centro Zaffiria, nell’ambito del progetto STEAMulate your school, ha condotto attività laboratoriali presso l’Istituto Comprensivo di Arta Terme e Paularo, in provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia. In particolare gli operatori hanno incontrato la classe terza della scuola secondaria di primo grado di Paularo, in coordinamento con le docenti Cristina Testa ed Elisa Candussio. L’obbiettivo era quello di co-progettare con la classe la parte di app dedicata all’universo che il Centro Zaffiria – in collaborazione con i partner – svilupperà per il progetto, e realizzare i contenuti che in essa andranno inseriti. Le docenti, nel periodo precedente alla settimana di laboratori, hanno proposto agli studenti di lavorare sul tema concordato: l’universo e, in particolare, le stelle. I ragazzi e le ragazze hanno così potuto entrare in contatto con il tema e arrivare ai laboratori con conoscenze e curiosità utili allo svolgimento delle attività.

Durante il primo dei tre incontri laboratoriali gli studenti si sono potuti confrontare su cosa significhi progettare un’app: dopo aver provato insieme un’app dedicata all’universo, è stata analizzata tramite una scheda con delle domande alle quali rispondere. Osservare attentamente uno strumento già esistente ha permesso di identificare elementi d’interesse e criticità per il passo successivo. Terminata l’analisi infatti, sono state raccolte delle idee per lo sviluppo dell’app, e gli studenti hanno proposto alcune meccaniche e aspetti di loro interesse.

Il secondo incontro è stato dedicato alla realizzazione degli elementi grafici per l’app, in particolare alle stelle. Gli studenti, divisi in coppie, hanno selezionato delle costellazioni sulle quali lavorare. Successivamente ogni coppia si è dedicata all’osservazione delle stelle che compongono quella costellazione, da un punto di vista scientifico: colore, tipologia, magnitudine. Con questi dati hanno potuto realizzare le stelle tramite la pittura a tempera, degli stencil e dei rulli, cercando di rimanere fedeli all’aspetto ipotetico della stella ma al contempo potendo esprimersi con dettagli e particolari.

Terminata questa fase, le coppie hanno realizzato delle ricerche specifiche su ogni stella da loro realizzata, raccogliendo dati che secondo loro sarebbe stato interessante inserire nell’app: magnitudine, distanza dal Sole, componenti e altro. Questi dati, dopo essere stati formattati e integrati, andranno a formare una sorta di “carta d’identità” di ogni stella da loro realizzata.

Il percorso si è concluso con un’esposizione a scuola dei loro lavori realizzati, dove le famiglie e gli studenti stessi hanno potuto sia osservare il proprio lavoro – valorizzato e presentato al pubblico – sia il primo prototipo di app con inseriti i loro contenuti.