Camminar per foglie
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Camminare scalzi sulle foglie dei boschi è un’esperienza multisensoriale che le scuole di montagna fanno spesso. I tanti modi di scricchiolare, di arricciarsi, i profumi delle foglie più o meno inumidite dal terreno: tutto questo ha fatto parte del lavoro di scoperta della natura “a portata di mano”, quella che dalle finestre della scuola apre verso l’azzurro del cielo e il verde delle montagne.
Bambini e bambine delle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Linussio-Matiz hanno poi visto alla lente della lavagna luminosa gli stessi contorni prima conosciuti con la pianta dei piedi.
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Eccoli disegnare insieme, come in una grande installazione d’arte contemporanea, nella stessa atmosfera che il maestro Federico Moroni descrive per la sua piccola Scuola del Bornaccino:
Per disegnare o dipingere bisogna che tu senta il desiderio irresistibile del gioco, così forte da non poterlo rimandare ad altro tempo; che ti pervada al punto da non farti capire perché vuoi proprio disegnare. […] Così tu intraprenda su un foglio di carta un viaggio inatteso per le vie dell’immaginazione, dell’inventiva e del sogno, come un bimbo intraprende un lungo viaggio per treno con la sedia stessa sul pavimento della cucina. Che tu venga colto d’incanto da una scoperta improvvisa […] Così la tua arte sia arte per gioco, inventata come un giocattolo, un’arte che trovi ammirazione e consenso nel tuo cortile, magari fra i barattoli vuoti, i gusci d’ovo e la cenere del bucato; accolta e festeggiata da un rocchetto di legno e una penna di pollo.